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Cafetalk Tutor's Column

Rubrica di Seba Sensei

La musica italiana

May 21, 2021

Eccoci nuovamente con "La musica italiana" oggi vi voglio presentare un'altra canzone di rap italiano, di Mattia Balardi, noto come Mr. Rain è un rapper e beatmaker italiano.
Un poeta del rap, parla d’amore, solitudine, gratitudine e coraggio e lo fa in maniera mai banale, su basi autoprodotte; il
 titolo è "ipernova".
Qui potete vedere il video ufficiale; a seguire un'intervista molto interessante ed il testo: 
https://www.youtube.com/watch?v=GxHLHBXv_nw
 
Mr.Rain: «C’è sempre speranza. La mia è la musica» – Intervista:
 
Mr. Rain ha pubblicato il disco “Butterfly Effect”. La sua musica è una continua contaminazione tra cantautorato e hip-hop, tra profondità di scrittura e ironia tagliente.
Nel mondo del rap Mr. Rain rappresenta una bella eccezione. Ne è cosciente mentre ci parla del suo ultimo disco Butterfly Effect, uscito lo scorso 26 gennaio 2019 (ha debuttato al terzo posto nella classifica di vendite della Fimi). La sua musica è una continua contaminazione tra cantautorato e hip-hop, tra profondità di scrittura e ironia tagliente. Questo stile se lo porta dietro da sempre. Dal suo primo mixtape Time 2 Eat del 2011 alla sua mancata partecipazione a X Factor 2013 con Osso (i due hanno rifiutato di partecipare al ballottaggio per rientrare in gara). «Ho cominciato circa cinque anni fa ascoltando Eminem ma con il passare del tempo ho aperto i miei orizzonti», ci ha raccontato.

E ora? Cosa ascolti?
Dal rock al blues. Ma anche tanto pop. Ascolto molto Macklemore e mi piace Sia. Del panorama italiano amo Coez, Ghali, anche se il mio preferito è senza dubbio Salmo.

Come è nato l’artista Mr. Rain?
Innanzitutto mi chiamo così perché scrivo principalmente nei giorni di pioggia. Ho cominciato a produrre le basi perché non ne trovavo nessuna giusta per me. Così per necessità mi sono imposto di crearmi le basi da solo. Ho visto mille tutorial, ho imparato a suonare il piano, la chitarra, a usare i primi software. Sono riuscito a fare le mie prime basi e (anche grazie a questo album) a definire il mio genere. È un ibrido. È un genere con una marea di contaminazioni.
 
Ti senti compreso nell’ambiente del rap?
Mi sento fuori posto. Sono un outsider. Ma in realtà io sono sempre andato controcorrente. L’anno che andava la dubstep, facevo tutt’altro. Ora che va la trap, faccio tutt’altro. Ho sempre e solo seguito quello che mi andava di fare.

Unisci basi strumentali e linguaggio rap…
Sì, ci sono tantissimi strumenti. Ne La Storia di Sam la batteria è fatta da suoni che ho realizzato io, con una valigia, con un piatto. Ho registrato io stesso i campioni. Ho cercato di dare questa impronta particolare per tutto il disco: volevo contraddistinguermi da tutti.

Non ti limiti a scrivere e suonare, ma ti occupi anche dei videoclip. Quanto conta per te avere il controllo su ciò che fai?
Conta tantissimo. Scelgo location, storyboard, tutto. Fino a pochi mesi fa giravo e montavo io stesso i video. Ora, però, studio più la regia, perché non riesco più a fare tutto: è troppa roba. Per me conta tantissimo avere il controllo. Io sono qui perché non ho mai snaturato il mio prodotto. Il mio punto di forza è proprio questa semplicità che ho nelle mie canzoni, nelle immagini. Per me video e musica vanno insieme. Anzi: si completano a vicenda.
 
Il brano La Storia di Sam parla di un tredicenne che idolatra i suoi beniamini ma, facendolo, si trova a rifare i loro stessi errori. Per te è importante che un artista lanci messaggi positivi?
La musica è libertà. Ognuno è libero di fare ciò che vuole. Oggi l’hip-hop è ascoltato anche (e soprattutto) da ragazzini quindi, sì, voglio dare un buon messaggio. Voglio dare un mio piccolo contributo. La musica è davvero uno strumento attraverso il quale puoi dire qualcosa. Visto che sono stato un ragazzino anche io e ho seguito i miei idoli, e visto che anche io ho fatto i miei errori, non vorrei che magari – ascoltando me – dei ragazzini finiscano su una strada sbagliata.

La Storia di Sam è introdotta dallo skit Five Things…
Sì, è uno storytelling. Mi sono immaginato la vita di questo ragazzo che cerca nuovi stimoli e prende come spunto i suoi cantanti. È un pezzo che comprende sia parti della mia vita che parti prese in prestito da altri.

A proposito, nel disco ci sono immagini molto forti. Parli di depressione, di droga, di solitudine. Perché?
Perché ognuno ha dei momenti bassi. Dispiace ammetterlo ma è così.

Ti affascina raccontare questa parte dell’uomo? La parte più debole, fragile e meschina.
Assolutamente sì. Tanti pensano che gli artisti abbiano una vita felicissima e perfetta. In Fuori Luogo ho voluto descrivere quella che spesso è la realtà: ne esce un artista molto sensibile e addirittura triste. Io stesso, avendo dedicato il cento per cento alla musica, ho perso momenti e legami che non torneranno più.

Si dice che ognuno sia la somma di scelte e sbagli del passato.
È vero. Pensa che ho scelto questo titolo perché si dice che un battito d’ali di una farfalla sia in grado di scaturire un uragano dall’altra parte del mondo. Piccole cose hanno grandi conseguenze. Ogni cosa che ho fatto nel passato (giusta o sbagliata che fosse) mi ha portato a essere la persona che sono. Quindi, sì: siamo la somma di tutto questo.

Qual è il ruolo principale della musica?
Per me è sempre stata terapeutica. Mi ha aiutato a spiegarmi agli altri, a consolarmi. È la mia vita.

Per i livelli (da pre intermedio ad avanzato) qui di seguito vi metto anche il testo in italiano, puo essere utile per ampliare la conoscenza di nuovi vocaboli e per praticare la comprensione del testo. Con l'aiuto di un dizionario provate a leggerlo ed a interpretarne il senso. Buona visione ;)

Testo Ipernova – Mr. Rain:
Dicono che ognuno ha 4 sosia
E per cercarli tutti e 4 ho fatto il giro del mondo e mi sono perso
Ognuna di queste persone era meglio di te ma solo con te riuscivo ad essere me stesso
Ci siamo uccisi ogni giorno per ricominciare
Giocavamo a farci male e non capivi che
Se ti guardavo negli occhi mi vedevo migliore di ciò che sono, riflesso nella tua iride
Comunque vada andrò dritto per la mia strada, sarai sempre la colonna sonora della mia vita
Fra tutte le persone sei la sola che colma perfettamente lo spazio che ho tra le dita
Ricordati di me anche se di me non ci sarà più niente
Il cielo sta piangendo ma nessuno sente
È come se ci stessimo aspettando da sempre
Ma.

Quante canzoni serviranno per scordarmi di te
Siamo 7 miliardi di persone ma tu hai scelto me
Comunque vada anche se sarà finita
Sarai sempre la colonna sonora della mia vita
(Ci siamo persi insieme)
(Ci siamo persi insieme).
 
Il cuore lo perdi una volta sola
Passiamo il resto del nostro tempo a pensare solo a una persona
Tutte quelle che verranno non saranno nient’altro che repliche di una storia che so a memoria
Tu sei l’errore più grande che ho fatto, un libro aperto letto dall’ultima pagina alla copertina
Eri un errore così bello che non farlo, era lo sbaglio… più grande della mia vita
Ho scritto il tuo nome sulla mia pelle, così col passare del tempo invecchieremo insieme
Dovrò imparare a convivere con la consapevolezza che un giorno forse non ti potrò più avere
Mi dispiace devo andare, rimarrò nascosto dentro i tuoi ricordi anche se questo non è ciò che vuoi
Nessuno potrà mai capire quello che eravamo…

Quante canzoni serviranno per scordarmi di te
Siamo sette miliardi di persone ma tu hai scelto me
Comunque vada anche se sarà finita
Sarai sempre la colonna sonora della mia vita.

(Ci siamo persi insieme)
(Ci siamo persi insieme)
(Ci siamo persi insieme).

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